“L’Idea nacque osservando le ossa di un cranio umano presente nell’A.T. Still Infirmery. Le superfici articolari di queste ossa mi sembrarono, con il loro contorno, destinate ad una mobilità articolare.” Con queste parole W.G. Sutherland, osteopata americano, aprì la strada a quell’approccio terapeutico che oggi conosciamo sotto il nome di Sistema Cranio-Sacrale. L’aver compreso, e soprattutto dimostrato, che le suture presenti nel cranio non sono saldate bensì mobili, così consentendo l’articolazione tra le parti, è il concetto fondamentale su cui si basa
il Sistema Cranio-Sacrale. Nel corpo tutto è movimento e quando questo viene ostacolato, qualsiasi ne sia la causa, infiammatoria, traumatica od emotiva, insorge un disagio che può sfociare in una patologia conclamata. Dopo di lui numerosi osteopati contribuirono a meglio definire gli aspetti fisiologici e funzionali coinvolti in questi processi.
Il Dott. John Upledger fu una figura dirompente nel mondo dell’osteopatia. Grande ricercatore, con una sensibilità e visione del mondo fuori dal comune decise che la tecnica cranio sacrale doveva essere messa a disposizione di tutti. Così nacque il modello le 10 Prese oramai insegnato nel mondo intero. Ed è quello che oggi, l’Università Popolare Albedo propone.
La tecnica richiesta nella pratica del Sistema Cranio Sacrale è semplice, richiede pochi elementi. La difficoltà risiede, come in tutte le tecniche energetiche, nella capacità dell’Operatore di trovare la sua centratura. Bisogna dimenticare di “voler fare”, “voler ottenere un risultato”, ma semplicemente porsi all’ascolto dell’altro.
La tecnica dell’Unwinding anch’essa è semplice ma richiede da parte dell’Operatore una grande capacità di entrare in risonanza con la parte che sta trattando. Nell’Unwinding vengono trattate le articolazioni: collo, braccia, polsi, gambe e caviglie. Con quest’approccio si può contribuire alla risoluzione delle cisti emotive. Una cisti emotiva è appunto una emozione che si è cristallizzata, in questo caso a livello di una articolazione.
Il Triune Processing nasce dai lavori che il dott. P.D. McLean ha svolto sui 3 cervelli: il cervello rettiliano, il sistema limbico e la neocorteccia. Ciascuno di questi 3 cervelli svolge una funzione specifica, complementare e sinergica tra di essi. Nel Triune Processing si stabilisce una connessione energetica sulle 3 parti con l’intento di promuovere una loro corretta espressione energetica.